Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi 
      
Solita indagine ad orologeria? Vannacci sotto inchiesta per truffa e peculato 
di Ninni Raimondi
 
Solita indagine ad orologeria? Vannacci sotto inchiesta per truffa e peculato 
 
C’è chi dà per certa la sua candidatura alle prossime elezioni europee per la Lega ed ecco che per il generale Roberto Vannacci spuntano “puntuali” alcuni guai giudiziari. 
 
L’ispezione del ministero della Difesa 
Stando a quanto riporta il Corriere della sera, Vannacci sarebbe finito sotto indagine per truffa e peculato. Tutto nasce dall’ispezione del ministero della Difesa riguardante il periodo in cui l’autore de Il mondo al contrario ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca, dalla quale emergerebbero alcune “criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e richieste di rimborso depositate”. In particolare, la procura militare indaga su indennità di servizio per i familiari che sarebbero state percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di cene che in realtà non sarebbero state organizzate. Vannacci ha ricoperto la carica di rappresentante della Difesa in Russia dal 7 febbraio del 2021 al 18 maggio del 2022, quando in seguito all’invasione dell’Ucraina Mosca decretò l’espulsione di ventiquattro diplomatici ed esperti militari italiani. Le verifiche hanno riguardato “la gestione amministrativa dell’ultimo quinquennio” attraverso l’esame di documenti contabili, mail, attestazioni di servizio e interrogatori. Nonostante gli esiti dell’inchiesta siano emersi solamente adesso, se ne parla già da diversi mesi con il diretto interessato che bollò il tutto come “porcheria” per avere “dato fastidio a qualcuno”. 
 
Vannacci accusato di truffa e peculato 
I punti contestati sono tre. Il primo riguarda l’indennità di servizio all’estero, attribuita Vannacci in base alla presenza dei familiari a carico nella sede di servizio estera, ma sarebbero emerse delle incongruenze tra le dichiarazioni del militare e i dati riscontrati sui passaporti diplomatici della moglie e delle figlie. In seconda battuta sarebbero state riscontrate delle anomalie nell’elenco delle spese sostenute presentato dal generale, il quale “avrebbe chiesto e ottenuto rimborsi per spese sostenute impropriamente per organizzare eventi conviviali per la ‘Promozione del Paese Italia’ presso ristoranti di Mosca piuttosto che presso la propria abitazione”.  
Infine, il possibile danno erariale per l’utilizzo dell’auto di servizio, una Bmw.  
 
Tuttavia, “nel luglio del 2018 lo Stato maggiore aveva autorizzato l’alienazione dell’auto entro il 31 ottobre 2018 e comunque al manifestarsi di inefficienze che potevano richiedere onerosi interventi di manutenzione”. Nonostante ciò sia Vannacci che il suo predecessore, il generale Alfonso Miro, non avrebbero rispettato le disposizioni. Motivo per cui gli ispettori avrebbero “deciso per le valutazioni di eventuali profili di responsabilità amministrativa e connesso danno erariale relativo alle spese sostenute» di affidare il dossier alla corte di Conti. Dopo che era emersa la notizia degli esiti dell’inchiesta, Vannacci ha risposto così all’Adnkronos: “Non commento ispezioni di servizio”.
26/2/2024 2024